lunedì 10 giugno 2013

Impressioni sulla lettura..

Ormai la lettura del romanzo che è stato seguito come fonte di idee per approfondimenti del blog è finita da un po' ma ho pensato sarebbe stato utile riportare una breve impressione sul libro che ho stato letto.



"La caduta dei giganti" è un libro di Ken Follett pubblicato in Italia da Mondadori nel 2010.
Il romanzo trova ambientazione nel periodo che va dal 1911 all'inizio del 1924, ossia sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione Russa.
La storia è di fantasia ma sicuramente non mancano la presenza e il riferimento a personaggi e fatti realmente esistiti: a partire dal presidente americano Wilson ma anche Winston Churchill, re Giorgio V, Lenin e altri.
La trama, che si articola in un libro di quasi 1000 pagine, è molto articolata ma la scrittura, sempre avvincente, fluente e particolareggiata, rende facile la lettura del romanzo che si lascia divorare facilmente.

Le famiglie le quali il roamanzo tratta le vicende sono cinque:
- la famiglia del conte Fitzherbert, inglese;
- la famiglia Williams, gallese;
- la famiglia Peskov, russa di San Pietroburgo;
- la famiglia Dewar, americana;
- la famiglia Vyalov, americana di origine russa.
Queste cinque realtà nel testo sono strettamente messe in relazione fra loro ma mai con eventi forzati e irrealistici.

Gli spunti per il collegamento alla tecnologia nel testo sono moltissimi ed è per questo che ho deciso di prendere un campo di ispezione così ristretto.
La famiglia Williams fin dall'inizio del libro ci avvicina al mondo delle miniere di carbone ma poi la storia di Ethel Williams ci porta a conoscere le realtà delle lotte sociali e della sartoria così come il fratello Billy, ma anche il conte "Fitz" e Grigorij Peskov, ci portano a conoscere le realtà delle battaglie sul fronte e delle armi del primo conflitto mondiale. Si parla spesso anche di navi (trattando il problema degli attacchi tedeschi degli U-Boot, di cui in parte avevamo già trattato qui) e di treni (sia in Inghilterra che come mezzo di locomozione della Rivoluzione Russa).

In generale un libro, il primo di una trilogia, piacevole ma che offre una visione storica d'insieme molto realistica e dettagliata.

"Drammi, passioni, intrighi.
brulica di vita e di idee,
senza che il lettore perda mai il filo 
o avverta un briciolo di noia."

                                                                               Il messaggero

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